Eidos Interactive
1990
-
2009
Fondatori
Stephen B. Streater, Charles Cornwall
Proprietario
Sede
Wimbledon, Inghilterra
Eidos Interactive
1990
-
2009
Sede
Sussidiarie
Franchise
Timeline
Nasce come "Eidos plc", da Stephan B. Streater, imprenditore tecnologico dedito all'editing e alla compressione video e Charles Cornwall, che investì in Streater e lo aiutò a fondare la società. Eidos nei primi anni di vita si occupò di editing video.
Cornwall tratta con diverse società più grandi della piccola Eidos, finendo per acquisire ben tre di queste: "Domark Limited", "Big Red Software" e "Simis", tutte e tre attive nel settore videoludico. Da qui comincia la virata dal settore dell'editing video a quello videoludico, rinominandosi "Eidos Interactive".
La neo "Eidos Interactive" acquisisce "CentreGold plc", comprese dunque le sue sussidiarie tra cui "U.S. Gold" e "CentreSoft". In particolare la prima possedeva lo studio "Core Design", adesso di proprietà della compagnia, che stava già lavorando al titolo che avrebbe fatto la fortuna e sfortuna di Eidos, "Tomb Raider".
Viene rilasciato "Tomb Raider", gioco generazionale, che definiva un genere e che, da killer app della console PlayStation, ha fatto la fortuna della società. Il successo commerciale, di critica e mediatico del titolo impennano a dismisura il capitale della compagnia oltre che renderla più appetibile nell'industria.
Dalla sua prima uscita, Eidos Interactive ha spinto molto sulla sua proprietà più remunerativa, "Tomb Raider", arrivando già al terzo capitolo nel '98 e con i primi accenni di perdita di qualità. La compagnia inoltre spremeva molto anche la sua figura chiave, il personaggio di Lara Croft, che nel frattempo era divenuto un fenomeno culturale, comparendo in varie riviste(anche di altri media) ed iniziando a suscitare amore ed astio per la maniera in cui il personaggio veniva oggettificato.
La società vede ancora alti i profitti, non solo grazie all'IP "Tomb Raider", ma anche grazie alla pubblicazione del titolo "Thief: The Dark Project" dello studio esterno "Looking Glass Studios" e la pubblicazione del porting di "Final Fantasy VII" di "Square". I ricavi permettono alla società di espandersi ulteriormente acquisendo lo studio "Crystal Dynamics" e le sue IP, tra cui "Legacy of Kain".
Streater, visto che la compagnia si era ormai allontanata dal suo originale scopo nel settore video, vende la sua parte di azioni e lascia la società per dedicarsi all'editing video. Lo stesso anno viene rilasciato il quarto capitolo di "Tomb Raider" ed il secondo capitolo della serie "Legacy of Kain". Viene inoltre acquisito lo studio "Ion Storm" che era già a lavoro su due titoli differenti, uno in particolare prossimo successo di "Eidos Interactive". Nel frattempo nella società comincia a balenare l'idea di produrre una console proprietaria(idea successivamente scartata).
"Eidos Interactive" acquisisce i diritti del franchise "Thief" mentre si fa publisher degli ottimi "Hitman: Codename 47" e "TimeSplitters". Vero successo è però l'uscita dell'IP proprietaria "Deus Ex" di "Ion Storm", titolo acclamato dalla critica e che segna l'industria in maniera indelebile.
Mentre in Europa i titoli vendevano bene, in Nord America, che risultava essere il mercato maggiore, le vendite erano discrete. Questo in parte dovuto anche alla crisi finanziaria. Il grande afflusso di entrate per Eidos comincia quindi a scemare e ciò inizia gravare sulla compagnia, che nel frattempo si era espansa velocemente.
Le entrate per Eidos erano diminuite anche per altri fattori inerenti ad alcuni grossi fallimenti e delusioni. Per cominciare il quinto capitolo della saga "Tomb Raider", tiepidamente accolto da critica e pubblico. Fallimento ancora maggiore fu però l'altro titolo di "Ion Storm", ossia "Daikatana", massacrato dalla critica e che vendette appena 40.000 copie al fronte di un budget di 30 milioni.
"Eidos Interactive" intraprende la strada cinematografica per spingere ancora di più il suo franchise "Tomb Raider". Nel 2001 viene trasmesso nei cinema il primo film di successo(commerciale) tratto da un videogame, "Lara Croft: Tomb Raider". Il film è stato comunque stroncato dalla critica.
"Eidos Interactive" non sembra imparare dai suoi errori incorrendo così in un doppio flop che mette la società in crisi finanziaria. Con il sequel del film di "Tomb Raider" in uscita durante l'anno, la compagnia affrettò i lavori sul prossimo titolo del franchise che avrebbe dovuto essere una rivoluzione, portando ad eccessivi tagli e buchi tecnici, narrativi e di gameplay esagerati. Eidos voleva lanciare il titolo insieme al film, per massimizzare e spingere le vendite dei due prodotti. Entrambi tuttavia sono risultati pessimi su ogni aspetto, commerciale, di critica e di pubblico, portando la società ufficialmente in perdita.
Dopo l'acquisizione a fine 2004 di "IO Interactive", "Eidos Interactive" riceve due offerte pubbliche di acquisizione, una da "Elevation Partners" e l'altra da "SCi Entertainment", entrambe offrivano fondi dopo l'acquisizione per risanare la società. Venne accettata la proposta di "SCi Entertainment" al quale seguì il licenziamento della maggior parte degli amministratori di Eidos. La compagnia divenne una sussidiaria di "Sci Entertainment" ma autonoma nella gestione delle sue proprietà.
Iniziarono lavori di ristrutturazione nell'azienda. Nel 2006 vende lo studio "Core Design" a "Rebellion Development", mantenendo però i diritti di tutti i suoi marchi. Acquisisce inoltre "Mithis Entertainment", rinominata "Eidos Hungary". Nel 2007 apre un nuovo studio, "Eidos Montreal", per la produzione di titoli di nuova generazione. Viene inoltre acquisita "Rockpool Games".
Dopo diversi problemi finanziari per "SCi Games", la società accetta un offerta per l'acquisizione di "Eidos Interactive" da "Square Enix". La società inizialmente voleva tenere inalterata la composizione di "Eidos Interactive", per poi optare successivamente alla fusione della stessa con un altra sua filiale, "Square Enix Limited", formando la "Square Enix Europe" e cessando l’esistenza della compagnia nota come "Eidos Interactive". Sono stati però mantenuti gli studi "IO Interactive", "Eidos Montreal", "Eidos Shangai" e "Crystal Dynamics".