Re Artù ed Excalibur
Quella di Re Artù è tra le leggende medievali più diffuse e famose della storia ed è stata influente nella creazione di odierni personaggi del genere fantasy. Per quanto la sua realtà storica tra i primi riferimenti bretoni e gallesi sia ancora oggetto di dibattito, con “Historia Regum Britanniae” di Goffredo di Monmouth, Artù divenne un vero e proprio personaggio letterario e figura ricorrente nel folklore bretone, poi allargatosi in tutta Europa. Famosi sono tutti gli elementi parte della sua storia come i personaggi di Merlino, Ginevra o Uther, ed ancora di più la simbolica tavola rotonda (espediente usato spesso in Europa per rendere tutti i partecipanti di equal grado in quanto non ci fosse un capotavola) e la leggendaria Excalibur, la parte del mito più vicina alla narrazione del gioco.
In “Tomb Raider: Legend” infatti l’estrazione della spada da un altare da parte di un grande Re è la coincidenza che accomuna il mito di Artù con le rovine trovate da Lara e la madre. Nella versione di Goffredo della leggenda arturiana Artù non estrasse la spada dalla roccia, elemento introdotto da Robert de Boron ne “Merlino”, ma essa fu piuttosto forgiata nell’isola di Avalon, considerato l’accesso o la sede dell’Altro Mondo. E’ qui che miti, leggende, storia e videogioco si uniscono. Lara deve usare una spada in un altare per aprire un passaggio nell’altro mondo. Per quanto edulcorato e modificato, è interessante la manipolazione delle fonti da parte di “Crystal Dynamics” per creare delle coincidenze con altre culture della leggenda di Artù e le leggere modifiche apportate al mito.