No Gods or Kings, only Man
L’intera Rapture si rifà al suo fondatore Andrew Ryan, come simbolo di individualismo ed oggettivismo. Non a caso il nome e la storia del personaggio richiamano la scrittrice Ayn Rand, anche lei di origini russe poi trasferitasi in America, fondatrice dell’oggettivismo ed autrice tra le altre cose de: “La rivolta di Atlante”, romanzo al quale si ispira Bioshock. I parallelismi con la Rand e i suoi romanzi non finiscono qui: le sue opere maggiori sono infatti la “fonte meravigliosa” e “la rivolta di Atlante”, che nella lingua originale s’intitolano “Founteinhead” e “Atlas Shrugged” chiari riferimenti a Fontaine e Atlas.
Come detto tutto il gioco si rifà alla magna opera della Rand, “Atlas Shrugged”. Nel romanzo infatti le più grandi menti del mondo cominciano a sparire misteriosamente, sotto le direttive e la guida di John Galt, ingegnere che, stanco delle restrizioni dello stato e della sua politica totalitaria volta a confiscare il successo dei membri produttivi della società, mette in atto il primo vero grande sciopero intellettuale per enfatizzare il concetto per il quale l’unico vero proprietario delle proprie capacità è l’individuo.
Convince così le grandi menti della società non più valorizzate nella comunità collettivista a rifugiarsi in una città avanzata tecnologicamente nascosta al mondo da pannelli che riflettono la luce, lasciando nel baratro la società, ora privata della gente produttiva e degli uomini e delle donne che erano il vero motore della società. Da qui il nome “La rivolta di Atlante”, o come la definisce nel suo romanzo la Rand, la rivolta dei “prime movers”, i motori primi della società, che si ritrovano in una situazione simile a quella di Atlante nella mitologia greca, che venne condannato da Zeus a sostenere la volta celeste, così come gli scienziati, ingegneri, imprenditori e qualsiasi mente produttiva, è condannata dallo stato a sostenere con il proprio lavoro la società.
Andrew Ryan é Jhon Galt, che fonda Rapture, città nascosta al mondo e popolata delle più grandi menti dell’umanità con lo scopo di creare una nuova città capitalista dove l’individuo è padrone delle sue proprietà e dove non vi sono limiti di sorta da parte di un governo invasivo per la salvaguardia di chi invece non è produttivo. Questa totale negazione dell’altruismo, in Rapture culmina nell’esistenza delle sorelline, simbolo di una utopia in realtà distopia, che condanna bambine orfane non tutelate dallo stato a diventare semplice merce nel mercato autoregolato dell’oggettivismo Randiano.
L’idea economica di tale pensiero filosofico è infatti il “Laissez-faire”, letteralmente “lascia fare”, un mercato autoregolato non contaminato dallo Stato, secondo il quale l’egoistica ricerca del singolo dei propri interessi e del proprio benessere basta a garantire la prosperità economica dell’intera società, seguendo la metafora di Adam Smith della “mano invisibile” che Ryan invece chiama e definisce “la Grande Catena”. Il collasso di Rapture e la battaglia civile tra Ryan e Fontaine sono simbolo di come questo pensiero è sbagliato. Fontaine infatti dice in uno degli audiolibri:
“Questi tristi idioti, vengono a Rapture pensando che saranno capitani d’industria, ma tutti dimenticano che qualcuno deve pulire i bagni”.
Riferendosi a tutte le grandi menti venute a Rapture pensando di diventare finalmente ricchi senza dover condividere il proprio successo e le proprie proprietà con i bisognosi, Fontaine ricorda una cosa fondamentale: non sono, come dice la Rand, i ricchi a sostenere la società, ma sono i poveri, chi pulisce i bagni, i lavoratori, a sostenere i ricchi. La povertà non è una condizione nata perché si è pigri o stupidi, ma nasce per mancate opportunità o addirittura per disuguaglianze sociali, tant’è vero che i ricchi diventano sempre di meno e più concentrati, ereditando le ricchezze e non meritandosele, mentre i poveri diventano sempre di più. Nell’esporre i propri ideali e la grandezza di Rapture, Ryan enfatizza la deriva fortemente meritocratica della sua ideologia esponendo attraverso un preciso monologo l’abbattimento dei “limiti” del mondo esterno:
“Un uomo non ha diritto sul sudore della propria fronte?
No dice l’uomo di Washington, appartiene ai poveri;
No dice l’uomo di Mosca, appartiene al popolo;
No dice l’uomo in Vaticano, appartiene a Dio;
Io rifiuto queste risposte, piuttosto scelgo qualcosa di diverso, scelgo l’impossibile, scelgo… Rapture”.
Con questo monologo, che funge anche da introduzione a chi sta per raggiungere Rapture, Ryan rigetta qualsiasi forma etico-religiosa degli stati socialisti o liberali che impone di condividere o comunque di perdere parzialmente o totalmente il controllo sul proprio lavoro, che deve invece essere al servizio della società, dei poveri o di Dio. Lui rifiuta questi imposizioni e piuttosto preferisce l’impossibile, un’utopia, uno stato dove la libertà individuale ed il controllo sul proprio lavoro sono totali, senza censure, limitazioni o contaminazioni da parte dello stato o della chiesa(no Gods or Kings, only man).
Tuttavia lo stesso Ryan finirà per non rispettare i suoi stessi principi quando comincia egli stesso a divenire un sovrano autoritario, che censura, che vieta incontri, che impone limiti, per mantenersi al potere, per paura di Fontaine, per la propaganda contro di lui, portando al collasso un’ideologia che in partenza risulta errata, visto che vede fallace una delle proprietà cardini dell’essere umano, l’altruismo.