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Timeline
Nasce da un ex dipendente Apple, Trip Hawkins, che decise di lasciare il suo impiego per fondare la sua società con un suo personale investimento, scegliendo inizialmente il nome "Amazin' Software". Ai suoi primi dipendenti però non piaceva il nome e gli consigliarono di cambiarlo. Hawkins decise allora il nuovo nome, "Electronic Arts", seguendo la sua ideologia che sviluppare software è una forma d'arte e dunque promuovendo la concezione nell'industria videoludica che gli sviluppatori andavano considerati artisti.
Escono i primi titoli pubblicati dalla compagnia. Il primo fu "Archon: The Light and the Dark", tra gli altri si ricordano anche "M.U.L.E." ed il primo titolo pubblicato ed anche sviluppato internamente da EA, "One on One: Dr. J vs. Larry Bird", che aiutò la compagnia a ritagliarsi una buona reputazione anche come sviluppatrice visto il buon successo. Il titolo nasce dalla fissa di Howkins per lo sport ed è il primo gioco ad avere atleti professionisti in contratto.
La compagnia trattava direttamente con i rivenditori, permettendogli di avere margini più elevati e maggiore consapevolezza del mercato, in aggiunta, risparmiava sui costi di distribuzione confezionando i giochi in copertine d'album, che secondo Hawkins davano un aspetto più artistico. Inoltre la società forniva salari elevati e pubblicità gratuita ad i suoi "artisti", finendo per aumentare di molto il suo appeal nell'industria.
EA sviluppa molti programmi oltre che giochi, in particolare per l'Amiga, che divennero degli standard nell'industria. Si ricordano Delux Paint, Deluxe Music Construction Set, Instant Music. Va menzionata anche la pubblicazione dei due primi titoli della saga "The Bard's Tale" e del gioco "Earl Weaver Baseball", titolo sportivo enormemente apprezzato che spinse la compagnia ad investire sullo sviluppo di titoli sportivi dopo il loro One on One del 1983.
Un anno importante e prolifico per la compagnia. Vengono pubblicati infatti i grandi successi "Wastland", "The Bard's Tale 3" ed "F/1A-18 Interceptor", ma soprattutto viene rilasciato "Jhon Madden Football". Titolo pioniere delle serie sportive che hanno fatto la fortuna della società, il gioco si prese 3 anni di sviluppo e fu sviluppato in collaborazione con "Bethesda Softworks".
Oltre a rilasciare "Populous", padre del così detto sottogenere dei God Game, la compagnia inizia un cambio di strategia, decidendo di iniziare a pubblicare annualmente determinati titoli sportivi ed inoltre di iniziare acquisizioni di compagnie e studi di sviluppo, ritenuti da EA di successo, oltre che aprirne e fondarne di propri.
Hawkins si dimette dalla posizione di CEO, per fondare "3DO Company", lasciando il posto a Larry Probst. La compagnia supportò inizialmente la console prodotta dalla società di Hawkins, la "3DO Interactive Multiplayer", la console allora più potente ma anche estremamente cara. Nello stesso anno EA acquisisce "Distinctive Software"(poi divenuto "EA Vancouver")e nasce la divisione "EA Sports Network", che si sarebbe occupata della gestione dei titoli sportivi come etichetta dedicata.
Dopo l'acquisizione di "Origin System" nel 1992, insieme al franchise di "Ultima", "EA Sports Network" viene rinominata più semplicemente "EA Sports", continuando a fungere da etichetta per il rilascio dei titoli sportivi della società, come la new entry "FIFA International Soccer", primo capitolo del franchise. Nel frattempo la compagnia riflette sul continuare o meno il supporto alla console 3DO che faceva fatica a risaltare nel mercato. Il supporto terminerà definitivamente nel 1996 con l'avvento della più potente e molto più economica "PlayStation". Uno degli ultimi titoli per la 3DO, è stato "The Need for Speed" nel 1994, anche questo il primo capitolo del franchise.
La compagnia continua ad espandersi, acquisendo "Maxis" ed il suo franchise "Simcity". A questo punto la società era ormai rinomata per il lavoro come publisher e distributore, oltre che come sviluppatore di diversi successi sportivi, tra cui "Madden NFL", "NHL", "PGA", "NBA", "FIFA", ecc. Divenuta oramai una major dell'industria, EA deve il suo successo alle sue strategie di mercato. E' stato il primo editore a sviluppare franchise annuali, è stata capace di offrire uno dei migliori servizi di publishing e distribuzione del mercato ed ha attuato oculate acquisizioni ed espansioni, senza contare gli ottimi risultati dei software negli anni 80, divenuti presto dei must have nel settore.
Il nuovo millennio comincia estremamente bene per la compagnia, con il rilascio dell'enorme hit "The Sims", il quale successo spinge la compagnia a creare e rilasciare delle espansioni. Nel frattempo lo stesso anno, EA acquisisce "Dreamworks Interactive" ed il suo franchise "Medal of Honor".
Esce "Battlefield 1942", primo capitolo del franchise, che si unisce al già ampio numero di franchise in possesso della società. EA ha infatti aumentato non di poco la mole dei prodotti sviluppati internamente, rilasciando quindi sempre più capitoli delle saghe "The Sims", "Need for Speed", "Ultima", "Medal of Honor", "Command and Conquer", "Simcity", "Battlefield" e tutti i titoli sportivi "EA Sports", affiancandoli ad altri titoli pubblicati per altri studi, portando profitti dall'enorme portata.
La compagnia comincia da qui in poi a ritrovarsi spesso al centro di controversie per varie cause legali, pratiche anti-consumatore ed anti-concorrenziali, suscitando l'odio nell'industria da sviluppatori, publisher e giocatori. La compagnia inoltre inizia ad acquisire studi non più per il loro valore come in passato ma più per le loro IP, imponendo successivamente cambiamenti e limitando la creatività degli sviluppatori. Ciò portò inesorabilmente a cancellazioni di progetti ed infine alla chiusura degli stessi studi come "Origin System" e il franchise "Ultima".
Dopo che EA acquisisce il 20% delle azioni "Ubisoft", l'industria videoludica vede quest'azione come un atto ostile, attirando maggiormente l'ira di giocatori e colleghi nell'industria. Lo stesso anno, "Electronic Arts" riceve 2 azioni legali collettive dai dipendenti per pratiche di crunch time. La cosa nacque da Erin Hoffman e dal suo blog "EA Spouse", dove parlava del suo malcontento come coniuge scontento delle esasperanti ore di lavoro non retribuite del partner, dipendente EA. Questa vicenda portò la consapevolezza nell'industria di questa malsana pratica.
Probst si dimette dalla posizione di CEO lasciando il posto a Jhon Riccitello. Negli ultimi anni la compagnia aveva continuato con la produzione di massa annuale di giochi e con acquisizioni aggressive di diverse società, tra le quali spiccano "Bioware", "Criterion Games" e "DICE". Ciò ha portato ad un certo appiattimento ed abbassamento della qualità e creatività dei titoli. Il nuovo CEO ammise che l'aggressivo approccio fin ora avanzato dalla società ne era la causa. Per risolvere la situazione Riccitello annunciò la riorganizzazione di EA in sole 4 principali etichette autonome, che avrebbero gestito i propri prodotti aumentando la creatività e l'autonomia dei singoli studi.
Dopo il tentativo di acquisire "Take Two Interactive" con un offerta pubblica ritirata alla fine dello stesso anno, la società segna un altro traguardo rilasciando la prima versione del motore di gioco proprietario, il "Frostbite Engine", sviluppato da DICE. Nel mentre vi è una seconda ristrutturazione delle etichette e diversi tagli al personale a causa di un annata povera di profitti causa mancato rilascio di IP di successo.
Dopo che tante nuove IP si affiancano alle vecchie, come "Dead Space", "Dragon Age", "Mirror's Edge", o ancora i nuovi franchise di successo quali "Crysis" e "Mass Effect", il fatturato della società torna in estremo positivo. Con i continui ed immensi incassi, "Electronic Arts" è in grado di lanciare e supportare una propria piattaforma online per la vendita in digitale dei propri prodotti, nasce "Origin", con conseguente disputa con lo store di "Valve", "Steam", per i prodotti EA nella sua piattaforma.
Jhon Riccitello si dimette dalla posizione di CEO, lsciando il posto a Andrew Wilson. Il neo CEO annuncia una nuova riorganizzazione della società, tagli al personale per circa il 10% di licenziamenti e una nuova partnership con "Disney" per rilasciare prodotti a tema "Star Wars". Iniziano inoltre le trattative(terminate l'anno seguente) per l'acquisizione di "Respawn Entertainment".
Comincia in questi anni un intensificazione del marketing EA sotto forma di microtransazioni, che esplode in un dibattito a livello dell'intera industria sull'utilizzo delle lootbox in game e, a livello governativo, sul gioco d'azzardo nei videogiochi. La situazione ha portato ad un grosso calo del valore delle azioni per EA, intensificato anche da uscite di hit poco efficaci, come "Anthem", "Battlefield V" e "Star Wars Battlefront 2", ma anche dalla chiusura di alcuni studi come "Visceral Games", che sembra riportare "Electronic Arts" alle vecchie abitudini aggressive.
Le azioni di "Electronic Arts" recuperano in parte il loro valore grazie ad un ritorno nello store "Steam" dei titoli EA e grazie all'uscita a sorpresa di "Apex Legends" di "Respawn Entertainment", che cavalcando l'onda del trend battle royal, si è saputo comunque distinguere, portando un affluenza ed incassi in microtransazioni non ininfluenti per "Electronic Arts".
EA acquisisce "Codemasters" e si espande anche nel settore mobile acquisendo "Glue Mobile", mentre "Disney" non estende la partnership di esclusiva sui prodotti "Star Wars". Lo stesso anno il "Public Investment Fund" dell'Arabia Saudita acquista azioni della società per 1 miliardo di dollari. Sempre nello stesso anno la società subisce una violazione dei dati, principalmente in merito all'engine "Frostbite", subendo estorsioni con minacce di pubblicazione dei dati sorgente.
La società acquista lo sviluppatore di giochi per dispositivi mobili "Playdemic Studios". La società inoltre chiude il sodalizio con la FIFA per lo sviluppo dei titoli omonimi. Dal 2023 questi cambieranno nome in "EA Sports FC".